La Favola Di Rex

ED UN GIORNO … ALL’IMPROVVISO … IL PROFUMO DELLE TUE MANI

Sono arrivato qui in un giorno qualunque, mi ci ha portato un membro della mia famiglia. Lui è andato via ed io sono rimasto qui. Mi hanno messo in un box, con cuccia, acqua e cibo. Nuovi suoni, nuovi odori, nuove persone sono da quel giorno entrati a far parte della mia quotidianità. I giorni sono passati, sono passati i mesi ed io ho smesso di chiedermi perché fossi qui, ho smesso di chiedermi se avessi fatto qualcosa di male, ho smesso di chiedermi come sarebbe stato il resto della mia vita, insomma ho smesso di farmi domande. Farlo mi rendeva triste ed io volevo continuare a vivere e senza tristezza, sicuramente, avrei vissuto meglio.

E così è stato.

Il canile è diventato la mia nuova casa, tutti i suoi ospiti i miei nuovi compagni di vita e gli umani che ci transitavano quotidianamente la mia nuova fiducia. Non sono mai stato arrabbiato, ma nemmeno molto festoso, sono discreto e piuttosto riservato, tanto da meritare l’appellativo di piccolo Lord.
Avevo vicini di box e dirimpettai un po’ rumorosi ed un po’ tranquilli, un po’ maschi ed un po’ femmine, un po’ giovani ed un po’ meno giovani. Mi sono sempre guardato attorno, con pazienza ed attenzione.
La vita in canile sicuramente non era solitaria! Non è mai mancato il viavai di persone, passavano davanti al mio box tutti salutandomi e chiamandomi per nome, uscivo praticamente tutti i giorni a fare una passeggiata oppure rimanevo per un po’ libero dal guinzaglio a sgambettare in un posto con alberi alti alti .

Poi è arrivata l’estate! Mi hanno portato al fiume a fare il bagno, con il salvagente ed un guinzaglio lungo per correre anche un po’… quel posto era bellissimo… solo il rumore dell’acqua e del vento ci faceva compagnia. Mi sono rotolato nella sabbia … ho scavato buche … ho dormito al sole dopo aver nuotato … ho ascoltato quel meraviglioso e naturale silenzio con gli occhi chiusi per tanto tempo …. mi hanno fotografato … filmato… ho assaggiato la frutta … solo coccole e sorrisi al fiume… siamo tutti felici laggiù. Non ho mai fatto storie per andare via, sapevo che toccava anche ai miei compagni andare a respirare un po’ di natura, sapevo che la mia gita era finita, ma lo era solo per quel giorno, sapevo che ci sarei tornato ancora … ed infatti così è stato per buona parte dell’estate.
Un giorno di fine settembre sono stato osservato con particolare insistenza da alcune persone che per un po’ sono rimaste a parlare davanti al mio box. Succede spesso, non gli ho dato importanza.

Un giorno di ottobre invece è successo tutto.

Davanti al mio box è apparsa una donna. La donna ha avvicinato la sua mano al mio naso.
Io, dopo aver annusato la sua mano, ho riconosciuto il suo profumo e forse non ci volevo nemmeno credere … perciò ho annusato un’altra volta, ma quel profumo io non lo avrei potuto confondere con nulla al mondo. Era lei. Erano le sue mani, quelle mani che tanto mi avevano accarezzato dai primi mesi della mia vita fino a poco prima di arrivare qui.

L’hanno fatta entrare nel box. Sono esploso.

Un miscuglio di emozioni, piangevo, le sono saltato in braccio, l’ho baciata, mi sono fatto piccolo piccolo tra le sue braccia, quasi a volerci sparire dentro. Lei piangeva con me e mi guardava, incredula. Fuori dal mio box solo occhi gonfi di lacrime. Le persone che un giorno si erano fermate a guardarmi con tanta insistenza erano suoi amici e mi avevano riconosciuto. Sono subito andati a dirle che ero in canile.

Appena lo ha saputo è corsa da me.

La tanta ed intensa gioia di quel momento ha cancellato completamente il gesto di chi poteva lasciarmi a lei ed invece ha preferito portarmi in canile. Quella persona non esiste o forse non è mai esistita.
Io invece ora sono qui, a casa, seduto sul terrazzo vicino a lei ed insieme stiamo guardando nella stessa direzione.

Mi chiamo REX e questa è la mia favola.